Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
La parola del Signore che ci invitava, domenica scorsa, a perseverare nella preghiera – Dio ascolterร coloro che perseverano nella loro preghiera – risuona ancora alle nostre orecchie mentre il testo evangelico di oggi completa lโinsegnamento sulla preghiera: bisogna certamente pregare, e pregare con insistenza. Ma questo non basta, bisogna pregare sempre di piรน. E il primo ornamento della preghiera รจ la qualitร dellโumiltร : essere convinti della propria povertร , della propria imperfezione e indegnitร . Dio, come ci ricorda la lettura del Siracide, ascolta la preghiera del povero, soprattutto del povero di spirito, cioรจ di colui che sa e si dichiara senza qualitร , come il pubblicano della parabola.
La preghiera del pubblicano, che Gesรน approva, non parte dai suoi meriti, nรฉ dalla sua perfezione (di cui nega lโesistenza), ma dalla giustizia salvatrice di Dio, che, nel suo amore, puรฒ compensare la mancanza di meriti personali: ed รจ questa giustizia divina che ottiene al pubblicano, senza meriti allโattivo, di rientrare a casa โdiventato giustoโ, โgiustificatoโ.
Cristo si definisce di fronte ad un mondo diviso in due: quello degli oppressori senza Dio e senza cuore, e quello degli oppressi senza protezione. Egli scopre un peccato: il peccato sociale, piรน forte che mai, antico quanto lโuomo; ed egli lo analizza in profonditร nellโingenuitร di una parabola dalla quale trae un duplice insegnamento. Quello del clamore che sale verso Dio gridando lโingiustizia irritante in una preghiera fiduciosa e senza risentimento, tenacemente serena e senza scoraggiamenti, con la sicurezza che verrร ascoltata da un giudice che diventa il Padre degli orfani e il consolatore delle vedove. Dโaltro canto, Gesรน stesso prende posizione, rivoltandosi come una forza trasformatrice dellโuomo su questa terra deserta di ogni pietร , per mezzo della risposta personale della sua propria sofferenza, agonizzante, in un giudizio vergognoso, senza difesa e senza colpa. Neanche lui viene ascoltato, ma si abbandona ciecamente a suo Padre, dalla sua croce, che ottiene per tutti la liberazione. La sua unica forza viene dal potere di una accettazione, certa, ma profetica, denunciante. Ci chiede, dalla sua croce: quando ritornerรฒ a voi troverรฒ tutta questa fede, che prega nella rivolta?
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