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Cosa è la Visita Pastorale?

La Visita Pastorale è «un segno della presenza del Signore che visita il suo popolo nella pace» (Pastores gregis, 46). Con tale segno il Vescovo esercita il suo ministero, quello cioè di essere immagine viva di Gesù Buon Pastore che cura il gregge che gli è stato affidato con l’insegnamento, la santificazione e il governo, animato da vera carità pastorale al fine di perpetuare l’opera di Cristo, Pastore eterno.

La Visita Pastorale costituisce inoltre, a norma del Codice di Diritto canonico, uno dei doveri più espressivi del Vescovo che ha l’obbligo di visitare tutta la diocesi almeno ogni cinque anni con la debita diligenza, spinto dallo stesso entusiasmo evangelico degli Apostoli e dall’esempio dei pastori della Chiesa di tutti i tempi e di tutti i luoghi.

Perché una Visita Pastorale?

La Visita Pastorale:

  1. consente al Vescovo una conoscenza diretta e più approfondita della sua diocesi, ravvivando il contatto personale con il clero e con tutti gli altri membri del Popolo di Dio, informandosi con diligenza sulle situazioni e circostanze delle comunità ecclesiali, nonché vedere con i propri occhi le opere e le istituzioni che sono presenti sul territorio diocesano, affinché ne tragga vantaggio il senso pastorale del suo governo;
  2. in secondo luogo, la Visita Pastorale intende «ravvivare le energie degli operai evangelici», ossia incoraggiare, sostenere e richiamare tutti i fedeli al rinnovamento della propria coscienza e ad una più intensa attività apostolica, per verificare e determinare meglio le priorità del lavoro di evangelizzazione e i mezzi della pastorale organica.

 

A chi è diretta la Visita Pastorale?

Sono soggette alla Visita Pastorale tutte le realtà ecclesiali nell’ambito del territorio diocesano, anzitutto le comunità parrocchiali, con le persone, le istituzioni cattoliche, le cose e i luoghi sacri presenti , incluse le chiese e gli oratori cui accedono abitualmente i fedeli, le scuole cattoliche e le altre opere ecclesiastiche affidate ai religiosi, nonché le associazioni dei fedeli. Secondariamente la Visita Pastorale interessa anche le cose e i luoghi: per questo motivo il Vescovo delega ad alcuni Convisitatori il compito di esaminare le questioni di carattere più amministrativo, riservando a sé l’incontro con le persone. Nella visita al Popolo di Dio nessuno poi si senta escluso, credente o non-credente, trovando l’occasione di incontrare il Vescovo nelle forme e appuntamenti che vengono proposti: in particolare lo sguardo del Vescovo è chiamato a cercare «il diretto contatto con le persone più povere, con gli anziani e gli ammalati».

Anche se la Visita Pastorale non prevede di per sé speciali incontri con le Autorità civili, con i Consigli comunali o le Forze dell’Ordine è tuttavia possibile accogliere tali inviti che consentono una migliore conoscenza del territorio e uno scambio di idee, a condizione però che siano realmente desiderati, debitamente preparati e comunque mai imposti.

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