ʀᴀᴄᴄᴏʟᴛᴀ ᴅɪ ɴᴏᴠᴇɴᴇ ᴄᴇʟᴇʙʀᴀᴛᴇ ɴᴇʟʟᴀ ᴘᴀʀʀᴏᴄᴄʜɪᴀ

meditazioni/marzo-sangiusepp

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PARROCCHIA SANTA MARIA E SAN BIAGIO

 

NOVENA DI NATALE

SEGNO DI CROCE

Invocazioni

  1. Annunciamo con gioia Cristo, venuto nell’umiltà della nostra carne
  2. Egli tornerà e ci chiamerà a possedere il regno promesso.
  3. Attendiamo con gioia Cristo, che verrà nello splendore della gloria.
  4. Egli tornerà e ci chiamerà a possedere il regno promesso.

 

 

ACCENSIONE DELLA LAMPADA

Colui che guida la preghiera:

Il segno di questa lampada
Esprima la nostra vigilante attesa,
e illumini i nostri passi verso Colui che viene: Cristo Gesù̀, speranza del mondo.

Si accende una lampada per ogni giorno. Nel frattempo, si esegue il ritornello di un canto che richiami l’idea della luce o della vigilanza.

 

Profezie

Il Re che sta per venire è il Signore, venite adoriamo.

Gioisci, figlia di Sion, esulta, figlia di Gerusalemme:
ecco, il Signore verrà, ed in quel giorno vi sarà grande luce, i monti stilleranno dolcezza, e dai colli scorrerà latte e miele, perché verrà un grande profeta e rinnoverà Gerusalemme.

Il Re che sta per venire è il Signore, venite adoriamo.

Ecco verrà il Signore, Dio e Uomo, discendente di Davide e si asside sul trono, voi lo vedrete e il vostro cuore sarà colmo di gioia.

Il Re che sta per venire è il Signore, venite adoriamo.

Ecco verrà il Signore, nostra forza, il santo di Israele, portan- do sul capo la corona regale, regnerà da un mare all’altro, e dal fiume ai confini della terra.

Il Re che sta per venire è il Signore, venite adoriamo.

Ecco apparirà il Signore e non mancherà di parola, se indugia attendilo, perché verrà e non potrà tardare.

Il Re che sta per venire è il Signore, venite adoriamo.

Il Signore discenderà come pioggia sull’erba: in quei giorni spunterà la giustizia e l’abbondanza della pace: tutti i re della terra lo adoreranno e tutti i popoli lo serviranno.

Il Re che sta per venire è il Signore, venite adoriamo.

Nascerà per noi un bambino e sarà chiamato Dio forte: egli siederà sul trono di Davide suo padre e regnerà ed il segno della sovranità sarà posto sulle sue spalle.

Il Re che sta per venire è il Signore, venite adoriamo.

Betlemme, città del Dio altissimo, da te verrà il dominatore d’Israele; le sue origini sono dall’eternità, e sarà glorificato in

tutto il mondo; alla sua venuta stabilirà la pace sulla nostra terra.

Il Re che sta per venire è il Signore, venite adoriamo.

 

 

INNO

L’eco di un grido nitido
gli occulti mal rimprovera:
siano fugati gli incubi:
Gesù dall’alto sfolgora.

Ecco l’Agnel discendere
a condonare il debito:
unanimi con lacrime,
orsù! chiediamo grazia.

L’almo Autor del secolo
assunse corpo carneo
per far la carne libera
e gli uomini non perdere.

Nel sen di madre vergine
scende celeste grazia:
cela quel sen vergineo
mistero incomprensibile. 

Divien quel sen purissimo
tempio di Dio l’Altissimo:
il Figlio chiude, integro
senza conoscer uomini.

Al Padre, Dio, sia gloria
e al suo Figlio unico
insieme al Paraclito
nei secoli dei secoli. Amen. 

LITURGIA DELLA PAROLA -del giorno

DOPO LA COMUNIONE

Antifone al Magnificat

16 dic.

Ecco, verrà il Re, Signore della terra, e toglierà il giogo della nostra schiavitù.

 

17 dic.

O Sapienza,
che esci dalla bocca dell’Altissimo, ti estendi ai confini del mondo, e tutto disponi con soavità e con forza, vieni, inse- gnaci la via della saggezza.

18 dic.

O Signore, guida della casa d’Israele,
che sei apparso a Mosè nel fuoco del roveto, e sul monte Si- nai gli hai dato la legge: vieni a liberarci con braccio potente.

19 dic.

O Germoglio di Jesse,
che ti innalzi come segno per i popoli:
tacciono davanti a te i re della terra, e le nazioni t’invo- cano: vieni a liberarci, non tardare.

20 dic.

O Chiave di Davide,
scettro della casa d’Israele, che apri, e nessuno può chiude- re, chiudi, e nessuno può aprire: vieni, libera l’uomo prigio- niero, che giace nelle tenebre e nell’ombra di morte.

21 dic.

O Astro che sorgi,
splendore della luce eterna, sole di giustizia: vieni, illumi- na chi giace nelle tenebre e nell’ombra di morte.

22 dic.

O Re delle genti,
atteso da tutte le nazioni, pietra angolare che riunisci i popoli in uno, vieni, e salva l’uomo che hai formato dalla terra.

23 dic.

O Emmanuele, nostro re e legislatore, speranza e salvezza dei popoli:
vieni a salvarci, o Signore nostro Dio.

24 dic.

Quando sorgerà il sole, vedrete il Re dei re:

come lo sposo dalla stanza nuziale egli viene dal Padre.

 

L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. * D’ora in poi tutte le generazioni

mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente * e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia * si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, * ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, * ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, * ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria.

Si ripete l’antifona al Magnificat.

Preghiamo.
Affrettati, o Signore, non tardare, e manifesta in noi la

potenza della tua grazia, perché coloro che confidano nella tua misericordia, siano consolati dalla tua venuta.

Tu che vivi e regni con Dio Padre, Nell’unità dello Spirito Santo
Per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

 

Canti

 

 

VIENI SIGNORE GESU’

 

Vieni Signore Gesù, il mondo ha bisogno di te. (2 volte)

 

Al mondo manca la vita:

Tu sei la vita.

Vieni Signore Gesù,

vieni Signore Gesù.

 

Vieni Signore Gesù, il mondo ha bisogno di te. (2 volte)

 

Al mondo manca la luce:

Tu sei la luce.

Vieni Signore Gesù,

vieni Signore Gesù.

 

Vieni Signore Gesù, il mondo ha bisogno di te. (2 volte)

 

Al mondo manca la pace:

Tu sei la pace.

Vieni Signore Gesù,

vieni Signore Gesù.

 

Vieni Signore Gesù, il mondo ha bisogno di te. (2 volte)

 

Al mondo manca l’amore:

Tu sei l’amore.

Vieni Signore Gesù,

vieni Signore Gesù.

 

Vieni Signore Gesù, il mondo ha bisogno di te. (2 volte)

 

 

 

 

Preghiamo
                                                    Signore,
sei diventato un uomo
con le preoccupazioni e le gioie dell’uomo.
Signore, Dio, grandissimo,
tu hai preso un cuore
e un viso come il nostro,
per questo una grande gioia
si leva dal viso
e dal cuore di tutti gli uomini.

 

 

ASTRO DEL CIEL

Astro del ciel, Pargol divin
Mite agnello Redentor
Tu che i vati da lungi sognar,
Tu che angeliche voci annunziar,

Rit.
Luce dona alle menti,
Pace infondi nei cuor!
Luce dona alle nienti,
Pace infondi nei cuor!

Astro del ciel, Pargol divin
Mite agnello Redentor
Tu di stirpe regale decor,
Tu virgineo mistico fior.

Rit.

Astro del ciel, Pargol divin
Mite agnello Redentor
Tu disceso a scontare l’error,
Tu sol nato a parlare d’amor.

Rit.

 

 

VENITE FEDELI

Venite, fedeli, l’Angelo c’invita,
Venite, venite a Betlemme.

Rit.
Nasce per noi Cristo Salvatore
Venite, adoriamo, venite, adoriamo,
Venite, adoriamo il Signore Gesù.

La luce del mondo brilla in una grotta:
La fede ci guida a Betlemme.

Rit.

La notte risplende, tutto il mondo attende:
Seguiamo i pastori a Betlemme.

Rit.

 

TU SCENDI DALLE STELLE

Tu scendi dalle stelle,
o Re del cielo,
e vieni in una grotta al freddo, al gelo.

Oh Bambino mio divino,
io ti vedo qui a tremar
o Dio beato;
ah quanto ti costò l’ avermi amato!

A Te che sei del mondo
il Creatore, mancan panni e fuoco,
o mio Signore.

Caro eletto pargoletto
quanto questa povertà
più m’innamora,
giacché ti fece amor
povero ancora!

 

 

BIANCO NATALE

Tu neve scendi ancor, lenta
per dar la gioia ad ogni cuor:
è Natale, spunta la Pace Santa,
l’Amor che sa conquistar.

Tu dici nel cader, neve:
“Il cielo devi ringraziar
alza gli occhi, guarda lassù:
è Natale, non si soffre più”

 

 

Novena di Natale

Profezie

S Regem venturum Dominum

T venite adoremus

Coro Esulta, figlia di Sion; giubila, figlia di Gerusalemme.

Ecco, viene il Signore ed in quei giorni ci sarà una grande luce

e i monti stilleranno dolcezza, e dai colli scorrerà latte e miele,

perché verrà un grande profeta ed egli rinnoverà Gerusalemme.

Tutti Regem venturum Dominum venite adoremus

Coro Ecco, verrà il Dio umanato della casa di Davide,

e siederà sul trono;

voi lo vedrete e godrà il vostro cuore.

Tutti Regem venturum Dominum venite adoremus

Coro Ecco, verrà il Signore, il grande protettore, il Santo d’Israele,

con la corona regale sul suo capo,

e dominerà da un mare all’altro,

dal fiume sino ai confini della terra.

Tutti Regem venturum Dominum venite adoremus

Coro Ecco, apparirà il Signore, egli non mente:

se indugerà, attendilo, perché verrà e non tarderà.

Tutti Regem venturum Dominum venite adoremus

Coro Scenderà il Signore come pioggia sul vello,

nei giorni della sua venuta sorgerà la giustizia e la pace,

tutti i re della terra lo adoreranno e tutti i popoli lo serviranno.

Tutti Regem venturum Dominum venite adoremus

Coro Nascerà per noi un bambino

e il suo nome sarà Dio forte;

egli siederà sul trono di Davide, suo padre, e dominerà.

Avrà la potestà di lui sulle sue spalle.

Tutti Regem venturum Dominum venite adoremus

Coro Betlemme, città del sommo Iddio,

da te nascerà il dominatore di Israele:

e la sua uscita come al principio dell’eternità,

e sarà glorificato su tutta la terra;

e pace sarà sulla nostra terra quando Egli verrà.

Tutti Regem venturum Dominum venite adoremus

(alla vigilia si aggiunge)

Coro Domani sarà distrutta l’iniquità della terra

regnerà su di noi il Salvatore del mondo.

POLISALMO ——-tono viii

Gioiscano i cieli ed esulti la terra

tripudiate di gioia o monti.

Prorompano in giocondità i monti,

e i colli in giustizia.

Perché verrà il nostro Signore,

ed avrà misericordia dei suoi poveri.

Stillate cieli, dall’alto e piovano il giusto, le nubi;

si apra la terra e germogli il Salvatore

Ricordati di noi, o Signore,

e visitaci con la tua salvezza.

Dimostraci, o Signore, la tua misericordia,

e donaci la tua salvezza.

Manda, o Signore, l’Agnello dominatore della terra

da Petra del deserto al monte della figlia di Sion.

Vieni a liberarci, o Signore, Dio degli eserciti,

mostraci il tuo volto e saremo salvi.

Vieni, o Signore, a visitarci nella pace

affinché godiamo al tuo cospetto con cuore sincero.

Affinché conosciamo o Signore, sulla terra la tua via,

in mezzo a tutte le genti la tua salvezza.

Ridesta o Signore, la tua potenza,

e vieni in nostra salvezza.

Vieni, o Signore, e non tardare,

perdona i delitti del tuo popolo.

Oh! Volessi tu squarciare i cieli e discendere:

davanti a te i monti si scioglierebbero

Vieni e mostraci il tuo volto, o Signore

Tu che siedi al di sopra dei cherubini.

Gloria al Padre al Figlio

e allo Spirito Santo

come era nel principio ora e sempre

nei secoli dei secoli. Amen.

Dopo la comunione          

INNO

L‘eco di un grido nitido
gli occulti mal rimprovera:
siano fugati gli incubi:
Gesù dall’alto sfolgora.

Ecco l’Agnel discendere
a condonare il debito:
unanimi con lacrime,
orsù! chiediamo grazia.

L‘almo Autor del secolo
assunse corpo carneo
per far la carne libera
e gli uomini non perdere.

Nel sen di madre vergine
scende celeste grazia:
cela quel sen vergineo
mistero incomprensibile.

Divien quel sen purissimo
tempio di Dio l’Altissimo:
il Figlio chiude, integro
senza conoscer uomini.

Al Padre, Dio, sia gloria
e al suo Figlio unico
insieme al Paraclito
nei secoli dei secoli. Amen.

C Stiliate, cieli, dall’alto e piovano il Giusto le nubi.

T Si apra la terra e germogli il Salvatore.

 

 

ANTIFONE AL MAGNIFICAT

16 dicembre

Ecco verrà il Re, Signore della terra, che toglierà il giogo

della nostra schiavitù.

17 dicembre

O Sapienza che uscita dalla bocca dell’Altissimo,

raggiungi gli estremi confini, e con forza e soavità disponi ogni cosa:

vieni ad insegnarci la via della prudenza.

18 dicembre:

O Signore e condottiero della casa d’Israele, che apparisti a Mosé

nella fiamma del roveto ardente e gli desti una legge sul Sinai:

vieni a redimerci con la potenza del tuo braccio.

19 dicembre

O Radice di Jesse posta a segnale dei popoli: innanzi a cui faranno silenzio

i re e che le genti invocheranno: vieni a liberarci, non più tardare.

20 dicembre

O chiave di David e scettro della casa d’Israele, che apri e nessuno può chiudere;

chiudi e nessuno può aprire: vieni e libera il prigioniero dal carcere,

ove siede nelle tenebre e nell’ombra di morte.

21 dicembre

O Astro che sorgi, splendore di eterna luce e sole di giustizia:

vieni ed illumina chi siede nelle tenebre e nell’ombra di morte.

22 dicembre

O Re dei popoli, a cui essi sospirano; pietra angolare che congiungi

due popoli in uno: vieni e salva l’uomo che hai formato dalla terra.

23 dicembre

O Emmanuele, nostro Re e legislatore, sospiro delle genti e loro salvatore:

vieni a salvarci, Signore Dio nostro.

24 dicembre

Quando sarà sorto il sole nel cielo vedrete il Re dei re, che procede dal Padre,

come sposo che sorge dal suo riposo.

 

 

MAGNIFICAT

L ‘anima mia magnifica il Signore

e il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore.

Perché ha rivolto lo sguardo all’umiltà della sua serva

ed ecco fin d’ora tutte le genti mi chiameranno beata.

Perché grandi cose ha operato in me l’Onnipotente

e santo è il suo nome.

E la sua misericordia di generazione in generazione

si effonde su coloro che lo temono.

Egli compie prodigi col suo braccio

e disperde i superbi di mente e di cuore.

Rovescia i potenti dai loro troni

ed esalta gli umili.

Ricolma di beni gli affamati

e rimanda i ricchi a mani vuote.

Egli prese cura di Israele suo servo

ricordandosi della sua misericordia.

Come aveva promesso ai nostri padri

ad Abramo e alla sua discendenza per tutti i secoli.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo

come era nel principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Come Terra Maria

«Lo Spirito Santo scenderà su di te»

 Novena dell’Immacolata

Parrocchia Santa Maria e San Biagio

Schema generale

 

Invitatorio

Mentre si esegue un canto adatto, o un sottofondo musicale, colui che presiede fa il suo ingresso e si reca presso l’immagine mariana da dove introduce la celebrazione con le seguenti parole:

 

Cel.                  Padre santo,

è bello renderti grazie e inneggiare al tuo nome,

perché ci hai dato in Cristo l’autore della salvezza

e nella Vergine Maria il modello della beata speranza.

(cfr. Prefazio Messale Mariano, 37)

Tutti                 è la Vergine in ascolto,

                        che accoglie lieta le tue parole

                        e le medita incessantemente nel suo cuore.

                        è la Vergine orante,

                        che esalta nel cantico di lode la tua misericordia.

                        è la Vergine feconda,

                        che per la potenza dello Spirito genera il Figlio

                        e presso la Croce è proclamata Madre

                        del popolo della nuova alleanza.

                        è la Vergine offerente,

                        che presenta nel tempio il Primogenito.

                        è la Vergine vigilante,

                        che attende senza esitare la vittoria del Cristo sulla morte

                        e aspetta nella fede l’effusione dello Spirito.

(cfr. Prefazio Messale Mariano, 26)

 

Cel.                   Ascolta, Padre, la preghiera dei tuoi fedeli

riuniti attorno alla Madre di ogni speranza,

come gli Apostoli nel cenacolo.

 

Al termine dell’invitatorio colui che presiede accende la lampada posta innanzi all’immagine della Madonna, si reca alla sede e da inizio alla celebrazione con il saluto liturgico.

 

 

Cel.                   Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Tutti                 Amen.

Cel.                   Il Dio della speranza,

che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede

per la potenza dello Spirito Santo,

sia con tutti voi.

Tutti                 E con il tuo spirito.

 

Se si celebra l’Eucaristia, si prosegue con l’atto penitenziale.

 

Orazione/Colletta

 

Cel.                   Padre buono,

che in Maria, Vergine e Madre, benedetta tra tutte le donne,

hai posto in mezzo a noi

la dimora della tua Parola fatta carne,

donaci il tuo Spirito Santo,

affinché tutta la nostra vita nel segno della benedizione

si renda disponibile ad accogliere il tuo dono,

Gesù Cristo, nostro Signore e Salvatore,.

che vive e regna ora e nei secoli dei secoli.

Tutti                 Amen.

Liturgia della Parola

(secondo la proposta di ogni giorno; se la novena è inserita nella Messa, dopo la Colletta del giorno si procede con la Liturgia della Parola del giorno, mentre il brano patristico si può leggere dopo la Comunione)

Omelia

 

 

 

 

 

 

 

Al termine dell’omelia, qualora la celebrazione non dovesse continuare con la liturgia eucaristica, il prega con le seguenti parole:

Lode alla Terra del Cielo

Cel.                  Santa Maria,

terra irrorata dallo Spirito Santo,

terra redenta da Cristo,

terra ormai in Dio per sempre,

anticipazione del nostro comune destino,

concedi anche noi,

come questa terra che accoglie il segno dell’acqua,

di essere fecondata e trasfigurata dalla grazia dello Spirito.

Un fedele porta una brocca d’acqua e la versa nella terra, quindi tutti dicono:

Santa Maria,

                        non c’è deserto che in te non fiorisca,

                        non c’è storia che in te non inizia.

                        Sei la madre d’ogni gioia, il germoglio della speranza.

                        In te, Maria, d’ogni uomo l’attesa,

                        non c’è festa che in te non fiorisca,

                        non c’è avvento che in te non inizia.

                        Come terra, Maria, nei tuoi occhi c’è il Redentore,

                        sei presenza di vita, cammino di un sogno.

                        Sei la madre d’ogni madre, la speranza d’ogni figlio.    

 

                        (da “Come Terra Maria” musica di G. Angileri – testo P. Gullo)

Al termine della preghiera si canta il Tota Pulchra, durante il canto il celebrante incensa l’immagine della Madonna

 

 

 

 

 

 

CANTO DEL “TOTA PULCHRA”

Tota pulchra es, María!

                        Tota pulchra es, María !

Et mácula originális non est in te.

                        Et mácula originális non est in te.

Tu glória Jerúsalem, tu laetítia Israël,

tu honorificéntia pópuli nostri,

                        tu advocáta peccátorum.

O María, o María!

Virgo prudentíssima, mater clementíssima,

ora pro nobis, intercéde pro nobis

                        ad Dóminum Jesum Christum !

Al termine del canto del Tota Pulchra il celebrante torna ala sede e dice l’orazione conclusiva.

Orazione

 

Cel.                   O Dio, nostro Padre,

come da radice in terra fertile,

tu hai fatto sbocciare dalla Vergine Maria

il santo germoglio, Cristo tuo Figlio,

fa’ che ogni cristiano,

innestato in lui per mezzo del Battesimo nello Spirito,

possa rinnovare la sua giovinezza

e dare frutti di grazia a lode della tua gloria.

Per Cristo nostro Signore.                                                         (M.R. pag. 1026)

Tutti                 Amen.

Benedizione e Congedo

 

 

 

 

Testi per la Celebrazione di ogni giorno

 

 

1° Giorno

Lettura biblica             Genesi 2, 4b-7

Nel giorno in cui il Signore Dio fece la terra e il cielo nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata, perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e non c’era uomo che lavorasse il suolo, ma una polla d’acqua sgorgava dalla terra e irrigava tutto il suolo. 7Allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente.

Lettura patristica         (Giovanni Crisostomo, Il cambiamento dei nomi 2, 3)

A chi Dio diede il nome per primo? A chi altro se non al primo uomo plasmato? Non vi era del resto nessun altro uomo al quale potesse essere imposto il nome. Che nome ricevette? Fu chiamato in lingua ebraica Adàm. Non significa altro che terrestre. Eden significa «terra vergine» e tale fu quel luogo nel quale Dio piantò il paradiso, affinché tu sapessi che il giardino non è opera delle mani dell’uomo. La terra, infatti, era vergine e non aveva ricevuto il lavoro dell’aratro, né si era aperta in solchi, non aveva sperimentato mani di agricoltori e solo in obbedienza ad un comando aveva fatto germogliare quelle piante. Per questo la chiamò Eden, cioè «terra vergine». Questa vergine era figura di quell’altra Vergine. Come, infatti, questa terra, che non aveva accolto semi fece germogliare per noi il paradiso, così anche quella che non aveva accolto seme d’uomo fece germogliare per noi Cristo.

2° Giorno

Lettura biblica               Isaia 55, 10-11

Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata.

Lettura patristica         (Epifanio di Salamina, L’ancora 66)

La pioggia penetra gli alberi e le piante e li conduce a produrre un corpo e ciascun frutto assomiglia all’albero da cui è nato. In ogni seme la pioggia provoca una crescita secondo la specie del seme stesso e genera frutti. Maria concepisce il Verbo come la terra la pioggia; il Verbo di Dio mostra se stesso quale frutto santo assumendo una natura mortale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

3° Giorno

Lettura biblica               Genesi 2, 8-15

Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male. Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, poi di lì si divideva e formava quattro corsi. Il primo fiume si chiama Pison: esso scorre attorno a tutta la regione di Avìla, dove si trova l’oro e l’oro di quella regione è fino; vi si trova pure la resina odorosa e la pietra d’ònice. Il secondo fiume si chiama Ghicon: esso scorre attorno a tutta la regione d’Etiopia. Il terzo fiume si chiama Tigri: esso scorre a oriente di Assur. Il quarto fiume è l’Eufrate. Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.

Lettura patristica  (Teodoto di Ancira, Omelia sulla Natività del Signore 1, 1)

Terra non seminata, che fai germogliare un frutto di salvezza! Vergine, che hai superato lo stesso giardino dell’Eden! Quello produsse il genere delle piante, che crebbero dalla terra vergine, ma questa Vergine è migliore di quella terra. Non produsse alberi da frutto, ma la verga di Iesse, che offre agli uomini un frutto d salvezza. Vergine era la terra e vergine anche a costei. Là Dio ordinò che nascessero piante, di questa Vergine lo stesso Creatore è divenuto il germoglio secondo la carne. Quella fu plasmato dal lavoro di Dio, ma questa plasmò secondo la carne Dio stesso, che aveva scelto di unirsi alla natura umana.

4° Giorno

Lettura biblica               Genesi 3, 14-15

Allora il Signore Dio disse al serpente: “Poiché hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici! Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”.

Lettura patristica           (Girolamo, Trattato su Salmi, Sal 66, 6-7)

La terra ha dato il suo frutto. La terra è santa Maria, che viene dalla nostra terra, dal nostro seme, da questo fango, da Adamo. Sei terra ed in terra ritornerai. Questa terra ha dato il suo frutto; ciò che ha perduto nel paradiso, lo ha trovato nel Figlio. La terra ha dato il suo frutto, ha dato il grano di frumento; il grano di frumento è caduto in terra ed è morto ed è per questo che porta molti frutti. Si è moltiplicato nella spiga. Quello che era caduto solo, è risorto con molti. Il grano di frumento è caduto in terra ed è sorta una messe abbondante. La terra ha dato il suo frutto.

5° Giorno

Lettura biblica               Luca 11, 27-28

Una donna dalla folla alzò la voce e disse a Gesù: “Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!”. Ma egli disse: “Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!”.

 

 

 

 

 

 

 

 

Lettura patristica         (Antonio da Padova, In lode della beata vergine Maria, 3)

 

Il ventre della Vergine gloriosa fu come un cumulo di grano: cumulo perché in esso sono state accumulate tutte le prerogative di meriti e di premi; di grano, perché in esso, come in un granaio, per opera del vero Giuseppe fu riposto il grano, perché non morisse di fame tutto l’Egitto. Il frumento conservato in un granaio perfettamente mondo, è detto «tritico», perché il suo chicco viene tritato , cioè macinato; è color bruno al di fuori, e bianchissimo all’interno, e raffigura Gesù Cristo che, nascosto per nove mesi nel grembo purissimo della Vergine gloriosa, fu poi, per così dire, «triturato» per noi nella macina della croce; fu candido per l’innocenza della vita, e bruno e rubicondo per l’effusione del sangue.

6° Giorno

Lettura biblica               Luca 1, 41b-45

Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto”.

 

 

Lettura patristica                      (Andrea di Creta, Omelie 4, Sulla natività della santissima Madre di Dio)

Benedetta tu fra le donne, campo coltivato da Dio, che hai portato nel tuo seno, come dentro ad un covone, la spiga della nostra vita, non seminata, né irrigata. Benedetta tu fra le donne, terra realmente desiderabile, da cui il vasaio prese il fango della nostra terra per riparare il vaso rotto dal peccato. Benedetta tu Betlemme spirituale, che per volere di Dio e per natura sei diventata e sei detta spiritualissima dimora del pane di vita. Dopo aver abitato in te e dopo che si mescolò senza confusione al nostro impasto, fece fermentare in se stesso l’intero Adamo per diventare pane vivificante e celeste.

 

7° Giorno

Lettura biblica               Luca 1, 26-35

Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: “Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te”. A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine”. Allora Maria disse all’angelo: “Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?”. Le rispose l’angelo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio.

Lettura patristica              (Ambrosiaster, Questioni sul nuovo Testamento 51)

«La potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra» La potenza dell’Altissimo è senza dubbio Cristo; questo titolo, infatti, spetta a lui. Lo Spirito santo, dunque, scendendo sulla Vergine, l’ha santificata con il suo agire plasmando da lei un corpo santo, nel quale sarebbe nata quella potenza che è detta Figlio di Dio. Da tale adombramento operato sulla Vergine conseguì che qualcosa della divina immensità dimorò nell’utero della Vergine per quanto la natura umana poteva accoglierla; tale azione è detta adombramento ed ha origine dallo splendore, dalla potenza di Dio, la quale non è altro che Dio stesso.

8° Giorno

Lettura biblica               Isaia 7, 10-14

Il Signore parlò ancora ad Acaz: “Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall’alto”. Ma Acaz rispose: “Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore”. Allora Isaia disse: “Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele.

 

 

Lettura patristica         (Giacomo di Sarug, Omelie sulla Natività 1, 285-302)

L’artefice dei mondi si tesse nel tuo seno purissimo un abito e dal tessuto del tuo seno si prepara un vestito di carne. La potenza dell’Altissimo scenderà su di te, senza diminuire, e dalla tua purezza si prenderà un corpo per diventare uomo. Nella fornace del tuo seno egli fabbricherà e forgerà un immagine ad Adamo, ed in essa il Dio di tutto umilierà se stesso per nascere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

9° Giorno

Lettura biblica              Luca 1, 46-49

 

Allora Maria disse: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome”.

Lettura patristica         (Teodoro Studita, Omelia sulla Natività di Maria)

Nulla fu mai così vicino a Dio come la beata Vergine Maria. Perché Maria è una terra: quella terra in cui si è stabilito, per mezzo dello Spirito Santo, colui del quale cantiamo: “Egli ha fondato sulle sue basi la terra” (Sal. 103, 5). Esulta, casa del Signore, terra che Dio ha sfiorato con i suoi passi. Tu che hai contenuto nella tua carne colui la cui divinità sorpassa l’universo. Da te, colui che è la semplicità stessa ha assunto la complessa natura dell’uomo, l’Eterno è entrato nel tempo e l’Infinito si è lasciato circoscrivere. Esulta, dimora di Dio, che brilli della luce della divinità… Esulta, paradiso più felice del giardino dell’Eden, nel quale è germogliata ogni virtù ed è spuntato l’albero della Vita.”

© Parrocchia s Maria e S Biagio –  Ufficio Liturgico

 

 

Novena alla Beata Vergine Maria di Fatima (dal 4 al 12 maggio).

Preghiera per i nostri ammalati E PER I NOSTRI GIOVANI

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

4 Maggio – 1° giorno

O Vergine Madre, che Ti degnasti di apparire sulle solitarie montagne di Fatima a tre pastorelli, insegnandoci che nel ritiro dobbiamo intrattenerci con Dio nella preghiera per il bene delle anime nostre; ottienici l’amore alla preghiera e al raccoglimento, affinché possiamo ascoltare la voce del Signore e adempiere fedelmente alla sua santissima Volontà.

– Ave Maria…

– Madonna del Rosario di Fatima, prega per noi

5 Maggio – 2° giorno

O Vergine Madre purissima che ammantata di niveo candore apparisti a semplici e innocenti pastorelli insegnandoci quanto dobbiamo amare l’innocenza del corpo e dell’anima, aiutaci ad apprezzare questo dono soprannaturale, oggi tanto trascurato e non permettere che scandalizziamo il nostro prossimo con parole o azioni, anzi aiutiamo le anime innocenti a conservare questo tesoro divino.

– Ave Maria…

– Madonna del Rosario di Fatima, prega per noi

6 Maggio – 3° giorno

O Maria, Madre dei peccatori, che apparendo a Fatima lasciasti scorgere una leggera ombra di tristezza sul tuo volto celestiale, indizio del dolore che Ti procurano le offese che noi facciamo continuamente al tuo Figlio divino, ottienici la grazia di una perfetta contrizione affinché confessiamo con tutta sincerità i nostri peccati nel santo tribunale della penitenza.

– Ave Maria…

– Madonna del Rosario di Fatima, prega per noi

7 Maggio – 4° giorno

O Regina del santo Rosario che portasti tra le mani una corona di candidi grani e tanto insistesti che recitassimo il santo Rosario per ottenere le grazie di cui abbiamo bisogno, infondici un grande amore alla preghiera, specie al tuo Rosario, modello di orazione vocale e mentale, da non lasciar passare il giorno senza recitarlo con la debita attenzione e devozione.

– Ave Maria…

– Madonna del Rosario di Fatima, prega per noi

8 Maggio – 5° giorno

O Regina della Pace e Madre nostra pietosa, mentre sull’Europa incombeva l’immane sciagura della guerra mondiale, indicasti ai pastorelli di Fatima il modo di liberarci da tante calamità con la recita del Rosario e la pratica della penitenza, ottienici da Dio che fioriscano tra noi con la fede e con le virtù cristiane la pace e la prosperità pubblica, per l’onore tuo e del tuo Figlio divino.

– Ave Maria…

– Madonna del Rosario di Fatima, prega per noi

9 Maggio – 6° giorno

O Rifugio dei peccatori che esortasti i pastorelli di Fatima a pregare Dio per quei poveri infelici che rifiutano la legge di Dio non cadano nell’inferno e dicesti a uno di essi che il vizio della carne precipita il più gran numero di anime nelle fiamme infernali, donaci, insieme a un grande orrore per il peccato, specie per quello dell’impurità, compassione e zelo per la salvezza delle anime che vivono in grande pericolo di dannarsi eternamente.

– Ave Maria…

– Madonna del Rosario di Fatima, prega per noi

10 Maggio – 7° giorno

O Salute degli infermi, quando i pastorelli Ti chiesero di guarire alcuni ammalati rispondesti che avresti resa la salute ad alcuni e non ad altri, ci insegnasti che la malattia è un dono prezioso di Dio e un mezzo di salvezza. Donaci una conformità alla volontà di Dio nelle contrarietà della vita tale che non solamente non ci lamentiamo, ma benediciamo il Signore che ci offre un mezzo per soddisfare in questo modo le pene temporali meritate per i nostri peccati.

– Ave Maria…

– Madonna del Rosario di Fatima, prega per noi

11 Maggio – 8° giorno

O Vergine Santissima che manifestasti ai pastorelli il desiderio che fosse innalzato a Fatima un Santuario in onore del tuo Santissimo Rosario, concedici un profondo amore per i misteri della nostra Redenzione che si commemorano nella recita del Rosario, per vivere in modo da godere dei suoi preziosi frutti, i più eccelsi che la Santissima Trinità abbia concesso alla famiglia umana.

– Ave Maria…

– Madonna del Rosario di Fatima, prega per noi

12 Maggio – 9° giorno

O Vergine Addolorata che manifestasti a Fatima il tuo Cuore circondato di spine chiedendo consolazione e premettendo in compenso la grazia di una buona morte, la conversione della Russia ed il finale trionfo del tuo Cuore Immacolato, fa’ che seguendo il desiderio del Cuore di Gesù siamo fedeli nell’offrirti il tributo di riparazione e d’amore da Te chiesto nei primi Sabati del mese, onde essere partecipi delle grazie promesse.

– Ave Maria…

– Madonna del Rosario di Fatima, prega per noi

Preghiera alla Madonna di Fatima

Maria, Madre di Gesù e della Chiesa, noi abbiamo bisogno di Te. Desideriamo la luce che si irradia dalla tua bontà, il conforto che ci proviene dal tuo Cuore Immacolato, la carità e la pace di cui Tu sei Regina.

Ti affidiamo con fiducia le nostre necessità perché Tu le soccorra, i nostri dolori perché Tu li lenisca, i nostri mali perché Tu li guarisca, i nostri corpi perché Tu li renda puri, i nostri cuori perché siano colmi di amore e di contrizione, e le nostre anime perché con il tuo aiuto si salvino.

Ricorda, Madre di bontà, che alle tue preghiere Gesù nulla rifiuta.

Concedi sollievo alle anime dei defunti, guarigione agli ammalati, prezza ai giovani, fede e concordia alle famiglie, pace all’umanità. Richiama gli erranti sul retto sentiero, donaci molte vocazioni e santi Sacerdoti, proteggi il Papa, i Vescovi e la santa Chiesa di Dio.

Maria, ascoltaci e abbi pietà di noi. Volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi. Dopo questo esilio mostra a noi Gesù, frutto benedetto del tuo grembo, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria. Amen.

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

ss IMMACOLATA 2016

Alla fine della celebrazione eucaristica o della Liturgia delle ore, impartita la benedizione, chi presiede eventualmente accompagnato dai ministri che hanno servito all’altare, si reca davanti all’immagine della Madre di Dio venerata in quella chiesa e rivolge il saluto come indicato giorno per giorno. Dopo la recita dell’Ave Maria si può eseguire un canto o un’altra antifona Mariana.
Se l’immagine di Maria è troppo lontana dal presbiterio il diacono congeda l’assemblea rimanendo davanti a questa.

Primo giorno
Maria, nata in una famiglia di Israele, nella quale hai imparato a conoscere il Dio dei tuoi padri, intercedi per le famiglie di oggi affinché siano luoghi in si riceve la fede nel Figlio tuo e si cresce nell’amore.
Ave, Maria …

Secondo giorno
Maria, ragazza di Nazareth, cresciuta in un villaggio dimenticato dalla storia, intercedi per le periferie di oggi affinché dalle famiglie che le abitano rinasca e si diffonda l’evangelo del Figlio tuo.
Ave, Maria …

Terzo giorno
Maria, vergine promessa a Giuseppe di Nazareth, intercedi per i giovani di oggi affinché accolgano la loro quotidianità e sappiano viverla con gioia alla presenza di Dio.
Ave, Maria …

Quarto giorno
Maria, giovane donna inondata dalla grazia di Dio, intercedi per tutti i discepoli del Figlio tuo affinché vivano la consapevolezza del dono ricevuto e divengano presenza di pace e giustizia fra gli uomini.
Ave, Maria …

Quinto giorno
Maria, donna su cui discendeva la potenza dell’Altissimo, intercedi per tutte le donne che portano in sé una nuova vita affinché vivano in letizia il dono del figlio.
Ave, Maria …

Sesto giorno
Maria, sposa accolta da Giuseppe nella sua casa, intercedi per tutti gli sposi affinché la loro casa sia luogo dove ci si incontra nel dono e nel perdono.
Ave, Maria …

Settimo giorno
Maria, madre che a Betlemme davi alla luce il tuo bambino e lo deponevi in una mangiatoia, intercedi per tutti i bambini in condizioni di disagio e precarietà affinché incontrino l’amore che rende bella e amabile la vita.
Ave, Maria …

Ottavo giorno
Maria, madre che custodivi la parole e gli eventi riguardanti il Figlio tuo, intercedi per la Chiesa affinché sia oggi fedele custode e testimone del suo evangelo.
Ave, Maria …

Nono giorno
Maria, madre afflitta sotto la croce, intercedi per le famiglie che hanno conosciuto la perdita di un figlio affinché siano custodite nella speranza dall’amore del Figlio tuo.
Ave, Maria …

Giorno della festa
Lode a te, Dio, nostro Padre, che hai voluto Maria di Nazareth ricolmata della tua grazia e l’hai donata a noi come modello di fede.
Benedetto sei tu, Signore nostro Dio.
Lode a te, Cristo, Figlio di Dio, che nascendo da Maria hai accolto la fragilità umana nella fortezza della natura divina.
Benedetto sei tu, Signore nostro Dio.
Lode a te, Spirito Santo, ombra dell’Altissimo discesa su Maria chiamandola ad essere la madre del Figlio e in lui per lui e con lui madre di quanti sono uniti a lui nel battesimo.
Benedetto sei tu, Signore nostro Dio.

Novena
a Maria SS. Immacolata

2016

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